Si intensifica l’ attività sull’ Etna.
Sull’ Etna è in corso una debole attività stromboliana al Cratere di Sud Est, con debole emissione di cenere. Una situazione analoga a quella che ha dato origine alle ultime sei eruzioni.
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Siamo a quota sei!!!
Ieri sera l’Etna è tornata a dare spettacolo, con una nuova colata lavica: boati, esplosioni e lancio di cenere e lapilli.
L’eruzione è avvenuta da due bocche aperte all’interno del cratere di Sud-Est dell’Etna. Alle 20.30 circa di ieri 24 febbraio, una colata è scesa in direzione Valle de Bove dopo l’inizio dell’attività vulcanica intorno alle ore 18:00. La fontana di lava hanno raggiunto circa 1500 metri di altezza. Secondo gli esperti si tratta di un record per l’Etna, ma allo stato attuale non vi sono pericoli per le persone e per le abitazioni.
L’Etna è sempre stato uno dei vulcani più attivi d’Europa, ma le esplosioni degli ultimi giorni sono fra le più forti da decenni a questa parte.
Quinto parossismo in sette giorni
Anche questa notte l’ Etna è tornata ad eruttare, si tratta del quinto parossismo in una settimana. Ha generato getti di lava alti fino a mille metri sopra il cratere di Sud-Est. L’attività ha prodotto una colonna eruttiva che si è alzata per diversi chilometri rispetto alla cima della montagna. In contemporanea si sono formate due piccole colate laviche, l’una in direzione della desertica Valle del Bove e l’altra in direzione sud-ovest.
Etna: Cratere Sud-Est nuova attività parossistica
Una nuova attività parossistica è avvenuta ieri mattina sull’Etna. Anche in questo caso ha interessato il Cratere di Sud Est, dove si sono presentate alte fontane di lava. Il nuovo fenomeno è stato preceduto da un trabocco lavico, con la colata che poi si è diretta verso la desertica Valle del Bove.
La nube eruttiva prodotta dall’attività esplosiva si è poi dispersa in direzione est-sud-est causando la ricaduta di cenere .
Etna Spettacolo: Eruzione e alta colonna di fumo
L’Etna torna a eruttare, registrando una forte attività esplosiva dal cratere di Sud-est e l’emissione di una alta nube di cenere lavica che si è dispersa verso Sud. Dalla stessa “bocca” è emerso un trabocco lavico che ha dato vita a numerosi fenomeni: fontane di lava, una gigantesca nuvola di cenere sopra la montagna e lapilli vulcanici arrivati fino a Catania. La colonna di fumo è visibile da oltre cento chilometri. Tuttavia, pare che l’evento non sia particolarmente preoccupante dal punto di vista della pubblica sicurezza: le fontane di lava hanno raggiunto un’altezza di molte centinaia di metri, ma la colata lavica si è diretta come al solito verso la Valle del Bove, una conca in alta quota ben distante da qualunque centro abitato.
Etna attività stromboliana del cratere di sud est
L’Etna non si ferma e da stasera ha ricominciato a eruttare fontane di lava dal cratere di Sud Est. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha spiegato che dalle prime ore del 15 febbraio si è osservata una graduale intensificazione dell’attività esplosiva al Cratere di Sud-Est. Mentre l’attività è continua alle bocche orientali dello stesso cratere, sono state osservate sporadiche e a volte violente esplosioni alla “bocca della sella”. Continua – spiega sempre l’Ingv – l’attività esplosiva intracraterica nei crateri Bocca Nuova, Voragine e di Nord-Est. Relativamente all’ampiezza media del tremore vulcanico questa aveva già mostrato dalle prime ore di stamattina una tendenza all’incremento. A partire dalle ore 16 circa è stato registrato anche un incremento più significativo. La sorgente del tremore risulta localizzata al di sotto del Cratere di SE, alla profondità di circa 2900m. L’attività infrasonica risulta essere elevata, sia per la frequenza di accadimento dei transienti infrasonici che per la loro ampiezza.